La poesia è il salvagente cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l'aria riesce a passare.

Kahlil Gibran

lunedì 21 dicembre 2015

Pace in terra agli uomini di buona volontà .... Auguri

Lascio questi antichi versi di un canto natalizio in dialetto napoletano e li dedico a tutti voi ...
Augurando a tutti un Natale di pace
a presto
: )
Marinetta


Da" Quanno nascette Ninno "  
 (Sant’Alfonso Maria De Liguori) (1696-1787)


Quanno nascette Ninno a Betlemme,
era notte e pareva miezojuorno…
Maje le stelle,
lustre e belle,
se vedèttero accussí…
e ‘a cchiù lucente,
jette a chiammá li Magge a ll’Uriente.

Maje le stelle,
lustre e belle,
se vedèttero accussí…

Se vedèttero accussí…

De pressa se scetajeno
de pressa se scetajeno ll’aucielle…
cantanno de na forma tutta nova:
Pe’ nsi’ ‘agrille,
co’ li strille,
e zompanno ‘a ccá e ‘a llá:
– E’ nato! E’ nato! –

– decévano – lo Dio che nce ha criato! –


Traduzione

Quando nacque il Bambino a Betlemme
Era notte e pareva mezzogiorno.
Mai le Stelle luccicanti e belle
Si videro così:
E la più lucente
andò a chiamare i Magi ad Oríente.

Subito si svegliarono gli uccelli
Cantando in una forma tutta nuova:
Pensa al grillo con gli strilli,
saltando di qua e di là;
È nato, è nato,
Dicevano, il Dio, che ci ha creato.





mercoledì 16 dicembre 2015

Presepe


Presepe

Rinasce l'antico tepore
Il mondo 
non ha ancora capito.

Tua Madre
Ti guarda rapita,
Tu sei
la Sua sola risposta.

E quell'uomo
lì accanto,
La culla con gli occhi,
con tenerezza infinita.

Rinasce antico tepore.
Ecco,
Ti lascio a dormire
nel presepe del mondo,
tra animali e pastori...

Ti lascio dormire.

*****
Marinetta

Questo presepe l'ho creato nel 2014 all'interno di un tronco d'albero





Un altro scatto del mio presepe


giovedì 10 dicembre 2015

... un semplice haiku



Le bianche curve
disegnano le vette.
Sono a casa

***
Marinetta

Immagine presa dal web

mercoledì 2 dicembre 2015

Eduardo De Filippo IL COLORE DELLE PAROLE


IL COLORE DELLE PAROLE

Quant’è bello ‘o culore d’e pparole
e che festa addiventa nu foglietto,
nu piezzo ‘e carta
nu’ importa si è stracciato
e po’ azzeccato
e si è tutto ngialluto
p’ ‘a vecchiaia,
che fa?
che te ne mporta?
Addeventa na festa
si ‘e pparole
ca porta scritte
so’ state scigliute
a ssicond’ ‘o culore d’ ‘e pparole.
Tu liegge
e vide ‘o blù
vide ‘o cceleste
vide ‘o russagno
‘o vverde
‘o ppavunazzo,
te vene sotto all’uocchie ll’amaranto
si chillo c’ha scigliuto
canusceva
‘a faccia
‘a voce
e ll’uocchie ‘e nu tramonto.
Chillo ca sceglie,
si nun sceglie buono,
se mmescano ‘e culore d’ ‘e pparole.
E che succede?
Na mmescanfresca
‘e migliar’ ‘e parole,
tutte eguale
e d’ ‘o stesso culore:
grigio scuro.
Nun siente ‘o mare,
e ‘o mare parla,
dice.
Nun parla ‘o cielo,
e ‘o cielo è pparlatore.
‘A funtana nun mena.
‘O viento more.
Si sbatte nu balcone,
nun ‘o siente.
‘O friddo se cunfonne c’ ‘o calore
e ‘a gente parla cumme fosse muta.
E chisto è ‘o punto:
manco nu pittore
po’ scegliere ‘o culore d’ ‘e pparole.    
***

TRADUZIONE

Quant’è bello il colore delle parole,
e che festa diventa un foglietto,
un pezzo di carta -
non importa se è stracciato
e poi riattaccato -
e se è tutto ingiallito
per la vecchiaia,
che fa?
che te ne importa?
Diventa una festa,
se le parole
che porta scritte
sono state scelte
secondo il colore delle parole.
Tu leggi
E vedi il blu
Vedi il celeste
Vedi il rossiccio
Il verde
Il paonazzo,
ti viene sotto gli occhi l’amaranto
se chi ha scelto
conosceva
la faccia
la voce
e gli occhi di un tramonto.
Se chi sceglie,
non sceglie bene,
si mischiano i colori delle parole.
E che succede?
Una confusione
di migliaia di parole,
tutte uguali
e dello stesso colore:
grigio scuro.
Non senti il mare,
eppure il mare parla,
dice.
Non parla il cielo,
eppure il cielo è parlatore.
La fontana inaridisce.
Il vento muore.
Se sbatte un balcone,
non lo senti.
Il freddo si confonde con il calore
e la gente parla come fosse muta.
E questo è il problema:
nemmeno un pittore

può scegliere il colore delle parole.


Dedicata  a ....
alla poesia ...
ai poeti ...
al teatro ...
al ... colore delle parole ...
dedicata a ...
a te  Luca  che continui a recitare magistralmente ... sul palcoscenico dell'immenso...
M

giovedì 19 novembre 2015

Sei bella

Ossa fragili,
sembri una bambina.
Gli occhiali pesanti
e le mani,
a malapena
rispondono ai tuoi comandi.
Sei bella anche così.
Fiera e testarda.
Con le ansie e i tuoi sogni
che ti fanno compagnia
più di me.
Non te l’ho detto mai,
che sei bella,
adesso come allora.

Chiudo la porta…
Ci vediamo domani
Ciao mamma!
***

Marinetta




.... Ciao mamma ...

mercoledì 11 novembre 2015

.. n° 2 ... 3 .... 4 ... 5


E così ... ho deciso di continuare a decorare tegole ...
Sono riuscita a farne altre quattro  , oltre quella che ho già messo nel blog ...
Adoro questo tipo di lavoretti e così ...

Ve le mostro ...

Un salutone a tutti

: )




questa è la seconda ...




La terza tegolina ... un regalo per mia figlia



La quarta 



E questa è la quinta : )





venerdì 6 novembre 2015

haiku



Raggio di sole
bacia muschio e funghi
Caldo nel cuore

*

Marinetta


dal web

mercoledì 4 novembre 2015

Pensieri...

***
Onde posate sopra una riva.
Ora,
fragore contro gli scogli.
Stagioni e colori.

Si dipinge l’autunno

Ed io…
Amo la vita,
che si posa
 e si infrange.

Colori e stagioni.
Ed io…
Amo di più.

*****

Marinetta



@ Marinetta @

lunedì 2 novembre 2015

I sorrisi di Manuela

Sembrano confetti bianchi
i tuoi sorrisi.
Fanno festa al giorno nuovo
e volano in aria,
come quando si salutano le bianche spose
fuori da una chiesa.

Uno lo metto sempre in tasca
ogni  mattina.
E prego Dio
che ti dia la forza e il tempo,
di averne sempre sacchi pieni…
Come bianchi confetti
che volano in aria
e fanno festa alla vita,
all’amore.
*****

Marinetta 



@ m @



mercoledì 7 ottobre 2015

La mia ...



....prima tegola decorata


@ M @

@M@

@ M @

Mi  piace fare lavoretti ... e così ... guardando e riguardando , mi sono innamorata delle tegole decorate ...
Ecco il mio primo lavoretto : )

Un sorriso a tutti 
: )

giovedì 1 ottobre 2015

Sto bene


Sto bene con questo silenzio.
E tu sei con me.
Sembra un fuoco lontano,
questa luce che vedo negli occhi.
Una voce al mattino,
sulla strada di sempre
mi dice :
“ Buongiorno…Sei bella!”
E per un minuto sento che è vero.

E per infiniti  minuti,
ascolto il silenzio.
E tu sei con me.
I sogni hanno un dolce sapore,
quando ci credi davvero.

“…Buongiorno … Sei bella!”
No!
Non è vero.
Ma non conta poi tanto.

La luce speciale
che accende lo sguardo
e rinnova  il sorriso,
quella,
c’era davvero.
Il mio regalo per te,
in questo nostro silenzio.
***
Marinetta




mercoledì 2 settembre 2015

..il mare ...



Bollicine
e l'azzurro trasparente
solletica la pelle.

Sto volando
appoggiata
a una goccia di sale

***

Marinetta





mercoledì 26 agosto 2015

...con i suoi versi ...


Non avessi mai visto il sole
 avrei sopportato l'ombra,
 ma la luce ha aggiunto al mio deserto
 una desolazione inaudita.
Emily Dickinson

dal web

giovedì 9 luglio 2015

Pensando ... al mare

Pensando ... al mare


Desiderio
di sale 
e onde fragili
Mi manca!
Lo disegno sopra un foglio
...Sento l'odore
e la magia
Mi tuffo
in una fotografia
***
Marinetta


 @ Marinetta @

venerdì 5 giugno 2015

Nella mia città .... il giorno del Corpus Domini


"I MISTERI"

Campobasso sono conosciuti col nome di "MISTERI" che un tempo si allestivano e si disfacevano anno per anno, variando di forme e di costumi, con il patrocinio di congregazioni religiose laiche che sostenevano le spese di allestimento. Il giorno dell’uscita dei misteri coincideva con il Corpus Domini la maggiore festa della cristianità istituita da papa Urbano IV nel 1264.
Le rappresentazioni avvenivano su palchi fissi o mobili con scenografie elementari, i copioni erano in linguaggio popolare e gli argomenti rispettavano la vita e la fantasia delle platee di fedeli a cui si rivolgevano.
A Campobasso come descrive Michelangelo Ziccardi e Luigi Alberto Trotta non troviamo immagini dialogate ma "QUADRI VIVENTI" muti che rappresentavano i momenti di vita della chiesa, in posizioni statiche e senza dialoghi. Una sorta di CULTURA DELLA VISIONE dove l’immagine diventa rappresentazione del vero, attimo di cronaca, ma soprattutto comunicazione biunivoca tra quadro vivente ed osservatore.
La parola non serve per comunicare l’avvenimento, basta la staticità del personaggio a comunicare al fruitore i sentimenti e il "pathos" dell’avvenimento e a sua volta l’osservatore comunica la sua emotività, il suo "attimo fuggente" ai personaggi che fanno parte del quadro vivente creando un dialogo fatto di gesti e di sguardi.


Paolo Saverio Di Zinno, campobassano vissuto tra il 1718 e il 1781 di origine contadine, studiò a Napoli a spese dei suoi fratelli presso la bottega di Gennaro Franzese. Di Zinno tornato a Campobasso iniziò la sua carriera di scultore come testimoniano numerose sculture che ancora si trovano in numerose chiese del territorio molisano. E persino in Dalmazia Di Zinno eredita da Napoli l’impronta della scultura delle linee esatte ed equilibrate e vi inserisce il suo gusto personale. Sua passione e spontaneità derivante dai luoghi del suo Molise che lo conducono ad alleggerire le masse e muovere le sue figure accentuandone la spiritualità e la vita in un mero pittoricismo plastico.


Le macchine, gli ingegni, sono realizzate in strutture ferrose applicate su basi di legno. La lega usata ha la particolarità di essere flessibile e non spezzarsi alle sollecitazioni che il gruppo dei portatori provoca quando si portano in giro per la città.

I personaggi sono sistemati in apposite imbragature imbottite con ovatta e cuoio a mò di sellini per essere al massimo ergonomiche e per attutire al massimo i colpi della sollecitazione.

Le speciali imbragature fanno si che le figure poste in alto siano sistemate con la massima sicurezza senza essere di nuocimento a chi prende posto sugli ingegni durante il lungo tragitto per la città

I portatori in numero da 16 a 20 prendono posto sotto le sbarre sistemate inferiormente alle basi scenografiche di legno dipinto e mantenendo costantemente il passo, scandito anticamente da tamburi e trombe, nell’era moderna invece dalle bande musicali che eseguono durante la processione il ritmo del Mosè di Rossini".



La prima immagine è presa dal WEB , le altre sono foto scattate da me





DAL Web

Angeli e Diavoletti

M

M


I 13 INGEGNI :” I MISTERI”
S. ISIDORO
S. CRISPINO
S. GENNARO
ABRAMO
MARIA MADDALENA
S. ANTONIO ABATE
IMMACOLATA CONCEZIONE
S. LEONARDO
S:ROCCO
Maria S./ma ASSUNTA
S. MICHELE
S: NICOLA
S.S.mo CUORE DI GESU’



Una festa antica ... a  cui sono molto legata ..
In questi ultimi anni sempre meglio organizzata ...
Se passate da Campobasso ... credetemi , ne vale la pena
Un sorriso e un abbraccio a tutti
: )

mercoledì 20 maggio 2015

...haiku



Dammi la mano
il tempo sarà niente
Noi , nella luce
***

Marinetta

dal Web

mercoledì 13 maggio 2015

... haiku

Un po' più in là,
oltre cose taciute
noi , camminiamo

***

Marinetta




dal Web

venerdì 10 aprile 2015

All'imbrunire...

All’imbrunire
ascolto questo mio silenzio…

Strano davvero,
se penso
che sono su un autobus affollato…
All’imbrunire
Strano e  vero.
E sto parlando con Te.
E Ti parlo di lei,
e di noi
e di lui che mi chiamerà tra un po’.
Quanti discorsi.
Quante preghiere!

Questo mio silenzio
su un autobus
pieno di gente.
E’ bello lo sai!?
Un regalo Tuo anche questo!?
E Ti parlo di lei
e di noi,
dei sogni
e dei dolori passati.
All’imbrunire…
…Sono arrivata.
E Ti parlo di noi…
Grazie!
O mio Signore.
***
Marinetta


Immagine presa dal WEB


giovedì 9 aprile 2015

Il tuo compleanno


Pensavo che…
Avrei voluto abbracciarti forte oggi…

E’ nevicato sai!
Che strana primavera.
La seconda, senza di te.
Starai passeggiando
 tra gli ulivi antichi adesso.
Quelli che hai lasciato nel tuo campo…
Lontano, nel tuo paesello.
Ti vedo appoggiato al bastone
mentre cammini tra gli ulivi.

….Con gli occhi del cuore
si riesce a vedere qualunque cosa…

Qui è ancora tanto freddo.

Volevo dirti una cosa…
Ti dispiacerà
Oggi,
proprio oggi
se n’è andato anche il canarino.
E’ volato da te!?
Oggi,
il giorno del tuo compleanno.
E’ lì con te.
Tra gli antichi ulivi.

Pensavo che…
Sarebbe stato ancora bellissimo
portarti il dopobarba preferito,
oggi…
Sarebbe stato bello
abbracciarti forte,
nel giorno del tuo compleanno.
***
Marinetta

9 - aprile 2015